Stabat Mater (T. Scarpa)

La trama.

  • Di giorno Cecilia suona il violino nell’orchestra dell’orfanotrofio, anonima creatura invisibile dietro le grate metalliche della chiesa. Di notte scrive lettere alla madre che non ha mai conosciuto. Ma un vento primaverile potrebbe scompaginare la sua vita, e i polverosi spartiti delle giovani musiciste: è arrivato un nuovo insegnante di violino e maestro compositore. Ha i capelli colore del rame, il suo nome è Antonio Vivaldi.

La recensione di Areabook.

  • Non mi è piaciuto. All’inizio sembrava un’ottima idea di romanzo. Una figlia abbandonata in un orfanotrofio che scrive alla madre sconosciuta attraverso lettere mai spedite; ma il protrarsi della prosa stucchevole in una storia sensa senso vanifica anche l’inserimento di un personaggio come Vivaldi. Da evitare.

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